martedì 6 maggio 2008

Storia di una sanculotta

"Il était une fois..."

Une voix.

...una voce che inizialmente si articola appena appena nella mente di una sola persona.Poi salta nella testa di un altro e di un altro ancora,come una piccola pulce demoniaca dalle vene pulsanti cariche di adrenalina.I lavoratori fanno cascare a terra i propri attrezzi...urlano dalle campagne,dalla loro vita,al loro gregge.Scattano con un battito d'occhi foto di ciò che li circonda,riempioni fogli di incubi,sogni e ricordi di una vita più alta della terra dove camminano.Corrono urlando e cantando a squarciagola in strane lingue melodiche
Una vecchia comare li guarda tutti quegli uomini,e additandoli dice al nipote:
"Eccoli,i seguaci del diavolo!Quei pazzi non si fermano mai,nullafacenti assatanati che divulgano il messaggio del diavolo con strani disegni,balli frenetici e filastrocche spaventose!Via,via,vade retro"
E loro corrono.Sì,corrono quei pazzi con un violento sorriso che divora le loro labbra secche.Scuotono la polvere sotto i loro piedi,davanti agli sguardi di chi dalle botteghe li addita.
Si fermano quegli uomini,si guardano negli occhi e partono verso un unica meta:la città.
E giunti,corron più veloce di prima,cantando ai passanti canzoni d'amore.Le donne attaccano disegni aggirandosi con soffici sottane impolverate per i muri della città,con mani nere d'inchiostro :ritratti di delicate fanciulle e di piccoli mostri portafortuna.Ridono e gli uomini,le rincorrono,catturati dalla loro dolcezza,fotografando ogni istante di quelle risa,di quelle sottane,di quei muri ricchi di vita.Muri abitati da strani personaggi in cerca di un pò di aria,sole e pioggia leggera.

"C'erano una volta i rivoluzionari.No,non quelli politici...

I rivoluzionari dell'immagine.